Tra quei pochi che si interessano all'argomento sono note diverse pratiche magiche, ma indiscutibilmente la più diffusa e visibile è quella
legata agli elementi, Acqua, Aria, Fuoco e Terra. Essi compongono le fondamenta del mondo permeando oggetti ed esseri viventi e,
nei luoghi in cui un elemento è predominante, si cristallizzano prendendo forma solida, concreta e fruibile.
Ogni mago avrà quindi un unico elemento al quale è legato e sarà legato per il resto della propria vita.
I maghi, tramite la combinazione di oggetti, studio delle parole di potere e l'avvicinamento del proprio io all'elemento stesso,
riescono a canalizzare queste correnti di energia elementale, liberandola con effetti sia sottili che devastanti.
Nella nostra ambientazione sistono due principali gruppi che praticano la magia: i membri della Fratellanza della Mano
e gli stregoni pagani.
Sono pochi gli individui che non fanno parte di questi due gruppi, e sono detti Maghi Erranti.
La politica inquisitoriale dei Martelli ha reso, negli anni prima della Marcia, la popolazione cittadina sospettosa nei confronti dei praticanti di magia,
sostenendo che tali poteri non possono che provenire dall'Ingannatore stesso e per questo la pratica della magia è vista di malocchio da tutti i comuni cittadini.
È però innegabile che coloro che hanno vissuto l'orrore di quelle orde, anche i Martelli stessi, hanno anche in diversi casi apprezzato l'aiuto che la Magia ha portato nel tentativo di fermare quelle creature,
dunque verso i Maghi della Fratellanza l'alone di mistero e superstizione si è affievolito.
Sono studiosi che dedicano tutta la vita alla comprensione dei misteri degli elementi e vivono in comunità nelle Torri della Mano. Tra di loro vi sono gli individui più in simbiosi con il loro elemento e quindi dotati di maggiore maestria elementale, ma la loro vita e filosofia li porta spesso lontano dalla società. Si occupano, tra le altre cose, di vegliare sui maghi erranti in modo che non abusino del loro potere.
Questi individui che riescono, grazie alla pratica e agli insegnamenti degli spiriti elementali, a manipolare facilmente gli elementi più vicini a loro, quali l'Acqua e la Terra.
Grazie anche all'intercessione del Signore Boscoso, che racchiude tra i suoi domini anche quello della magia elementale, riescono ad arrivare ad un discreto livello di potere,
anche se la vita che praticano nel loro villaggio gli impedisce una completa compenetrazione elementale.
Tuttavia questi individui andranno ad imparare alcune pratiche magiche che si scindono da quelle elementali ma che in nessun altro modo potrebbero acquisire.
Vengono definiti maghi erranti coloro che non fanno parte dei due gruppi sovracitati. La loro comprensione degli elementi è solitamente limitata
e solo con grande difficoltà riescono a padroneggiare gli incantesimi intermedi del loro elemento.
Solitamente sono individui che non hanno imparato la magia sin da giovani,
e che hanno scoperto i loro doni grazie ad un mentore che ha cercato di guidarli come poteva lungo la via della magia, oppure sono individui dotati che però hanno preferito
restare vicino ai loro affetti, rinuncia obbligatoria per coloro che vogliono unirsi alla Mano.
Con il passare degli anni spesso, ma non sempre, finiscono per scegliere comunque la via della Fratellanza della Mano: il desidero di compenetrazione con l'elemento ed
il venire meno dei propri cari spesso sono le molle che li spingono alla decisione.
Il Fuoco crea cenere, nutrendo la terra, fonde i metalli contenuti nella roccia.
Si dice che il cuore del nostro pianeta sia fatto di questo elemento allo stato puro che emerge spesso distruttivamente attraverso i vulcani.
È come un'intuizione, una fiammella che poi ha bisogno di trovare la sua struttura, altrimenti si spegne. Il suo scopo è accendersi, non durare.
Per questo ha bisogno della Terra, per trovare la sua direzione. È altresì simbolo di purificazione e di rigenerazione. Potente taumaturgo, in grado di
compiere la trasmutazione dei metalli, gli alchimisti lo considerano il più straordinario degli elementi.
Le creature più affini a questo elemento sono le salamandre del fuoco e gli uccelli del sole.
La magia del fuoco è quella più distruttiva per eccellenza, trae la sua energia dalla forza più devastante della natura.
Simbolo: Il Sole. Il triangolo con la punta verso l'alto.
Momento di massima concentrazione: Mezzogiorno.
Strumento prediletto: Bastone.
Tarocchi: L'imperatore, la Ruota della Fortuna, gli Amanti, la Torre, il Sole.
Nutre la terra, placa il fuoco spegnendolo ed è ampiamente presente sulla superfice del globo ospitando la maggior parte delle forme di vita.
L'Acqua è l'elemento vitale da cui tutto nasce, il grembo e la fonte del nutrimento. Sin dai tempi piu' remoti l'uomo ha riconosciuto nell'acqua
la sorgente di tutta la vita, e il legame con la spiritualità. Incarna lo stato liquido della flessibità, della ricettività e inerzia.
Essa assimila, interiorizza, ammorbidisce, mescola, inibisce, omogeneizza, riempie e dissolve. Essa vince cedendo, cambiando forma, adattandosi alle circostanze,
aggirando gli ostacoli che incontra, ma inesorabilmente dalla sorgente in cui nasce piano piano giunge al mare, diventando prima torrente e
poi fiume in un continuo processo di trasformazione che è la sua vera forza.
Le creature più affini a questo elemento sono le Sirene e le Ondine.
L'Acqua è la sorgente della vita.
Componente primordiale, la sua magia preserva e infonde la vita.
Nelle antiche cosmogonie è un principio vitale inteso come mezzo della rigenerazione
Simbolo: Il Loto. Un triangolo con la punta verso il basso tagliato da una linea orizzontale.
Momento di massima concentrazione: Crepuscolo.
Strumento prediletto: Coppa.
Tarocchi: La Papessa, Il Carro, L'Impiccato, La Morte, La Luna.
La Terra è l'elemento di tutta la natura, nei suoi tre regni minerale, vegetale ed animale, considerata da molte tradizioni il piu' sacro tra gli elementi.
Crea e conserva la vita evitando ogni spreco, consapevole che ad ogni estate seguira' l'inverno, nel ciclo delle stagioni,
che è poi il ciclo della vita. Essa è un'energia stabile, duratura, radicata e solida, fortemente connessa alla realtà quotidiana,
al mondo dell'esperienza e dei sensi, e al contempo materna e nutriente.
La magia della terra porta creativita', concretezza, radicamento, prosperita' e vita.
Prendersi cura della natura e dell'ambiente, rispettarla e riconoscerne la sacralita', è uno dei principi della comunione magica.
I guardiani del bosco e tutte le creature che possiedono zoccoli sono considerati la rappresentazione di questo elemento.
La Terra, fertile e creativa, nutriente e rigogliosa, racchiude in sé le caratteristiche del grembo materno.
La sua magia accoglie e nutre la vita.
Simbolo: Il Seme. Un triangolo con la punta verso il basso.
Momento di massima concentrazione:
Strumento prediletto: Cesto di vimini.
Tarocchi: L'Imperatrice, Il Papa, l'Eremita, il Diavolo, le Stelle.
L'Aria circola e penetra la Terra, fa bruciare il Fuoco, aderisce all'Acqua con cui si mescola.
Essa è fluida, impalpabile, leggera, volatile, diffusa. E' libera e disponibile, esposta a tutti i contatti e le influenze.
L'aria è associata anche alle facolta' dell'intelletto e della mente: la parola, la musica, il canto, la risata, la scrittura, la poesia, l'ispirazione.
Le creature più affini all'elemento sono le delicate silfidi.
L'aria è lo spazio intangibile che avvolge e permea l'intero universo, l'invisibile che respiriamo, perciò è l'energia vitale senza la quale non ci sarebbe la vita.
Simbolo: la Luna. Un triangolo con la punta verso l'alto tagliato da una linea orizzontale.
Momento di massima concentrazione: Alba.
Strumento prediletto: Spada.
Tarocchi: Il Mago, Gli amanti, la Temperanza.
Elemento puro chiamato sia etere che Spirito si dice avvolta l'universo ed i suoi astri.
E' la scintilla che fà muovere i quattro elementi,è in grado di insufflare la vita ed è la memoria del creato.
Questa materia infatti allo stato puro viene deinita “la forza vitale conservatrice del ricordo delle forme”.
Ogni creatura possiede in sè la quintessenza che ne custodisce la forma, l'intelletto ed il pensiero che era e che sarà.
Una sorta di "Anima" delle cose.
Creature, uomini e persino luoghi posseggono una loro quintessenza più o meno complessa.
La Quintessenza è la parte vitale e spirituale di un essere vivente, comunemente ritenuta distinta dal corpo fisico.
La sua magia è spesso implicita l'idea di una sostanziale unità e immunità di fondo scissa dai mutamenti del corpo.
Simbolo: il Sangue.
Momento di massima concentrazione: Mezzanotte.
Strumento prediletto: Specchio.
Tarocchi: Il Matto.
Imparare l'arte della magia non è un affare da poco.
Nel continente di Alenalia, stretto sotto l'influenza dell'Ordine del Martello, non esiste una
cultura magica diversa da quella della Fratellanza della Mano o delle pratiche pagane.
Nei rarissimi salotti nobiliari che posseggano
una piccola biblioteca, non esistono tomi che parlano di magia, tantomeno nell'immensa bibilioteca cittadina,
in cui in realtà sono pochissimi i visitatori. La società d'alenalia è molto "ignorante": la conoscenza non è ritenuta un valore dalla maggior parte dei suoi
abitanti soprattutto dopo l'evento della Marcia dove la sopravvivenza è l'unica vera priorità.
Discorso differente invece per quanto riguarda Illyria: la lontana perla d'Aserania possiede una vasta cultura magica e non a caso è la patria natia della
maggioranza dei maghi della Fratellanza. Ad oggi però si sono persi i contatti con quella società lontana e si dice che essa sia ora custodita
dentro una sorta di barriera magica per non subire anch'essa l'assalto della Marcia.
In definitiva i pochi maghi erranti, che non fanno parte nè della Fratellanza nè dei selvaggi Pagani, spesso hanno appreso le basi della magia da un mentore,
che ha dispensato il suo sapere magari nella speranza che si unisse alle fila dei maghi o qualche studioso che non ha avuto il coraggio di prendere
la dura strada imposta dalla Fratellanza in cerca di qualcuno con cui condividere la sua passione.